Napoli in extremis si impone sul Verona, 2 a 1 al Maradona

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Come avevamo annunciato, il Napoli di Walter Mazzarri ha preparato la sfida all’Hellas Verona ritornando alle origini, al glorioso 4-3-3 che ha caratterizzato le vittoriose stagioni azzurre.

Simeone in Avanti: La Scelta di Mazzarri

Mazzarri conferma Simeone come centravanti, preferito a Raspadori; si affida alla grinta ed all’esperienza del “Cholito” con Politano e Kvaratskhelia ai lati.

Vecchia-Nuova Retroguardia Azzurra: Di Lorenzo torna Terzino Destro e Juan Jesus al Centro

In difesa, Mazzarri apporta alcune modifiche significative. Di Lorenzo ritorna a ricoprire il ruolo di terzino puro, mentre Juan Jesus vince il ballottaggio con Ostigard per il centro della difesa. Mario Rui completa il reparto difensivo, pronto a sostenere l’azione offensiva quando necessario.

Cajuste al Centro: Mediana senza Zielinski

Con Zielinski fuori per i motivi noti, Mazzarri si affida a una mediana inedita. Cajuste, Lobotka e finalmente il rientrante dalla Coppia d’Africa Anguissa formeranno il trio di centrocampo, cercando di mantenere il controllo del gioco e fornire supporto sia in fase difensiva che offensiva.

Verona Rivoluzionato: Noslin in Avanti e Lazovic dietro

Dall’altra parte, l’Hellas Verona, profondamente rivoluzionato dal mercato di gennaio, si presenta con un 4-2-3-1. Noslin viene schierato come prima punta, supportato da Lazovic, Suslov e Folorunsho nella trequarti. Coppola vince il ballottaggio in difesa, confermando il desiderio di cambiamento del Verona.

Vincere convincendo, questo è il nostro augurio. Non una aspettativa sia chiaro.

Beh, il primo tempo dobbiamo dire che è cominciato con un Napoli aggressivo nonostante la grande attenzione del Verona. Due calci d’angolo nei primi minuti, con un Kvara in palla e buone verticalizzazioni.

Dove eravamo rimasti Anguissa?!? Si nota la sua presenza già dai primi minuti. Al 10mo ed al 12mo il nostro campione georgiano si produce in ottime conclusioni neutralizzate grazie alla bravura di Montipò-

Passano i primi 20 minuti con una buona intraprendenza dei nostri terzini e soprattutto un’ottima aggressività. Volevamo vedere un cambio di passo nell’atteggiamento e certamente noi tifosi non siamo stati delusi. Non vogliamo parlare del rigore sacrosanto che avremmo meritato, sappiamo che dobbiamo spesso giocare contro decisioni quanto meno discutibili…

Passano i minuti ed arriviamo al 45mo, senza più sussulti, senza emozioni, tranne un calcio d’angolo (6 in totale nella prima frazione) sul finale di primo tempo.

Il primo tempo si chiude ai primi 20 minuti, poi nulla più, tanto (solo) possesso palla orizzontale, lento, con passaggi laterali… al punto che si è anche visto qualcosa del Verona…

Inizia il secondo tempo con tanta (troppa?!?) rinnovata speranza…

Già perché indegnamente entriamo peggio del Verona che sfiora il vantaggio (già, il vantaggio al Maradona) in 3 minuti del secondo tempo due volte.

Un minimo di risveglio grazie a Mazzocchi intorno al 10mo del secondo tempo che si procura un buon calcio d’angolo e con Simeone che si vede “scippare” il gol da un altro importante intervento di Montipò.

Proviamo a svoltare al 60mo con l’ingresso di Ngonge e Lindstrom (al posto di Cajuste e Politano), prima però una bella paura con il Verona che con coraggio arriva a guadagnare un buon calcio d’angolo dopo una palla persa banalmente a centrocampo e Juan Jesus in chiusura in calcio d’angolo appunto su Folorunsho.

Foto Alessandro Garofalo/LaPresse: | Khvicha Kvaratskhelia (SSC Napoli)

Equilibrio zero, distanze perse, organizzazione non pervenuta.

Una squadra allungata al 70mo da spazio al Verona di affacciarsi spesso nella nostra tre-quarti: ribadiamo, ci siamo persi dopo quei primi 20 minuti del primo tempo dove siamo parsi organizzati ed aggressivi. Poi leziosi, impauriti.

E così non inaspettatamente il Verona passa in vantaggio al 72mo con Coppola di spalla; meritatamente in vantaggio… MERITATAMENTE!

Napoli vicinissimo al pareggio al 76mo con il duo Mazzocchi-Lindostrom, con un tiro neutralizzato dall’ennesima grande parata di Montipò.

Solo il preludio del gol del pareggio di Ngonge al 78mo (autogol del Verona in effetti), con il duo Mazzocchi-Lindstrom ancora in grande spolvero.

Potevamo anche andare in vantaggio al 82mo, con Simeone, ben imbeccato da Kvara, che prova un pallonetto inutile al posto di servire un liberissimo Anguissa. Altri due cambi di Mister Mazzarri per provare a vincerla, con Dendoncker al posto di Lobotka e Raspadori al posto del Cholito.

E poi c’è Kvara, che torna a fare il Kvara… un golazo alla sua maniera all’87mo, quasi in zona Mazzarri; una prodezza personale dopo un’altra bella discesa di Mazzocchi.

Dobbiamo ammetterlo, da tempo non urlavamo GOOOOL così forte. Il recupero passa così, con un po’ di sofferenza.

Ma vittoria fu, certo: 2 a 1 in recupero contro il Verona a casa nostra è opinabile… ma servivano i tre punti e sono arrivati; così come sono arrivati anche 19 tiri totali, con almeno 9 nello specchio della porta.

#ForzaNapoliSempre

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