Il giorno tanto atteso è arrivato: in una settimana alquanto convulsa con l’arrivo flash in panchina di Francesco Calzona e l’esonero di Mazzarri, questa sera il Napoli affronterà il Barcellona per gli ottavi di Champions.
Il 21 febbraio 2024 è da un po’ di tempo una data cerchiata in rosso dai tifosi del Napoli. Quella per la quale si annullano tutti gli impegni, ci si eclissa con la mente e si organizza un gruppo “d’ascolto” di amici fidati tra pizza, divano e tante speranze. I più fortunati si recheranno allo stadio Maradona, sold out come nelle grandissime occasioni perchè questa sera a Fuorigrotta arriva il Barcellona per gli ottavi di andata di Champions League. In questo turno le italiane hanno fatto benissimo: sia l’Inter che la Lazio hanno vinto di misura rispettivamente contro Atletico Madrid e Bayern Monaco e tocca ai partenopei fare la propria mossa. Il tutto, in una settimana alquanto convulsa che ha visto soltanto 48 ore fa l’esonero quasi a sorpresa di mister Mazzarri dopo il pari all’ultimo minuto contro il Genoa in casa, lasciando spazio a Francesco Calzona, attuale ct della Slovacchia che ha goduto di un particolare permesso per questi 3 mesi all’ombra del Vesuvio prima di Euro 2024.
L’esonero di Mazzarri fulmine a ciel sereno anche per il Barcellona che non si aspettava il cambio di allenatore azzurro alla vigilia come confermato da Xavi in conferenza stampa.
L’addio di Mazzarri è stato alquanto a sorpresa per l’ambiente Napoli e per i giocatori così come anche per il Barcellona, che forse si stava un po’ crogiolando sulle fragilità psicologiche di una squadra che pian piano stava perdendo tutte le sue certezze. Eppure, senza paura, il presidente De Laurentiis ha deciso di dare una scossa, si spera decisiva, a pochissime ore da una partita fondamentale per il futuro del Napoli, tassello imprescindibile per l’eventuale ingresso al prossimo Mondiale per Club. La strada è ancora lunga ma bisognerà giungere almeno ai quarti di Champions per far sì che ciò sia possibile, il che vuol dire fare risultato positivo già da stasera. Xavi non si aspettava nulla di tutto ciò che sta accadendo all’ombra del Vesuvio: “Non so mister Calzona come giocherà con il nuovo Napoli, avevamo studiato la precedente gestione. Sarà una gara difficile, il Napoli non è costante come noi in campionato ma è la stessa squadra forte che lo scorso anno ha vinto lo scudetto e Politano-Kvaratskhelia e Osimhen sono un ottimo tridente d’attacco”, ha dichiarato ieri il tecnico blaugrana alla vigilia. Poi il diktat: “No, non firmerei per un pareggio” e anche mister Calzona gli ha fatto eco, per una sfida che si preannuncia frizzante e spettacolare.
Il Barcellona è reduce da un momento simile a quello azzurro: il primato indiscusso lo scorso anno e ora la vetta che dista otto lunghezze, occupata dal Real Madrid. Ma non solo: falcidiata dagli infortuni, sta dando lustro a una cantera sempre più sorprendente.
Le gare tra Napoli e Barcellona sono sempre affascinanti, non solo per i ricordi in doppia maglia legati a Diego Armando Maradona ma anche per la sfida tra due popoli e due città da sempre molto simili. Anche il percorso delle due squadre lo è stato: lo scorso anno entrambe scudettate senza appello con grandissimi festeggiamento, poi qualcosa si è rotto. Sulla panchina azzurra l’avvicendamento di Garcia, Mazzarri e adesso Calzona mentre per il Barcellona la conferma di Xavi, bandiera blaugrana da giocatore dal 1991 al 2005 che qualche settimana fa ha dichiarato però di lasciare il club a fine stagione. Ma non solo: tantissimi gli infortuni degli spagnoli in questa stagione: operazione al crociato per Gavi e Alejandro Balde, out anche Marcos Alonso e Ferran Torres mentre sono stati recuperati in extremis il portiere Ter Stegen e Rafinha, quest’ultimo già utilizzato in campionato nell’ultimo match contro il Celta Vigo insieme a Sergi Roberto e Joao Felix ritornati tra i convocati. Ma niente paura, quando i titolarissimi mancano c’è la cantera che risponde presente. Si tratta dei giovanissimi Pau Cubarsi difensore classe 2007 e del terzino del 2006 Hector Fort, particolarmente attenzionati e dal futuro assolutamente brillante. Ma non solo: il mercato di gennaio ha regalato Unai Hernandez, Victor Roque e Pau Victor, attaccante classe 2005.
Questa sera al Maradona sarà gara vera con numerose sfide interessanti: la conferma di Meret tra i pali azzurri contro la grande esperienza di Ter Stegen, la sicurezza di Robert Lewandowski contro la voglia di rivalsa di Victor Osimhen.
In palio tre punti pesanti che al Napoli darebbero la spinta giusta per ripartire con fiducia e ottimismo per i prossimi impegni, guardando con un’ottima di maggiore concretezza alla gara di ritorno a Barcellona. Per la squadra di Xavi un risultato positivo all’ombra del Vesuvio direbbe quasi mezzo piede ai quarti, avendo poi il return match in casa. In campo sfide molto interessanti a partire dalla porta. Verso la conferma Alex Meret con Gollini che si riaccomoderà in panchina così come già successo contro il Genoa, mentre per difendere i pali blaugrana ci penserà Ter Stegen, classe 1992 e vicecapitano della nazionale tedesca. Ma la più grande suggestione è in attacco. Per gli azzurri il grande talento di Kvaratskhelia e Politano al servizio di Osimhen, che sarà valutato sì questa mattina nella rifinitura da mister Calzona ma che farà sicuramente minutaggio. La sua voglia di rivalsa è immensa, ancor più dopo la delusione del ko in finale di Coppa d’Africa. Di fronte a sé tutto il talento di Robert Lewandowski, classe 1988 e stella che brilla non solo del calcio europeo ma anche della nazionale polacca. Il verdetto come sempre sarà quello del campo: appuntamento a questa sera per scoprirlo, in una notte di Champions tutta da vivere.
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