“Non c’è tempo per la delusione”: Inter-Napoli a mente sgombra con l’incognita Osimhen e le scelte dei due allenatori

Inter-Napoli è un nuovo spartiacque per la truppa azzurra che senza gli impegni Champions può concentrarsi al massimo per conquistare un piazzamento europeo per la prossima stagione.

“Non c’è tempo per la delusione”. Potrebbe essere un perfetto mantra di vita eppure è il diktat di Federico Dimarco, leader dell’Inter che ha commentato così l’eliminazione dalla Champions dei nerazzurri ai calci di rigore contro l’Atletico Madrid lo scorso mercoledì. La stessa frase potrebbe essere annoverata dallo spogliatoio del Napoli che cerca di rimboccarsi le maniche e andare avanti dopo ogni delusione di questa lunga, infinita e assurda stagione, con la consapevolezza che il domani potrebbe portare dei nuovi sorrisi e lasciare finalmente alle spalle tutta l’amarezza di un post scudetto troppo al di sotto delle aspettative. Voltando pagina però, l’esame che si dovrà affrontare non sarà dei più semplici: domenica alle 20.45 in calendario per la 29^ giornata di serie A ci sarà il big match Inter-Napoli, scontro da sempre molto affascinante ma che proprio in questa settimana nasconde da ambo le parti grandissime insidie.

Entrambe le squadre sono deluse da una settimana shock: la sconfitta del Napoli al cospetto del Barcellona ha sancito non solo l’eliminazione dalla Champions ma anche infrangersi il sogno Mondiale per club, riportando alla luce i limiti dell’attuale stagione di Meret e soci, ancora fragili psicologicamente in determinati momenti della partita. Non sarebbe stato semplice affrontare la corazzata blaugrana con tanti veterani e altrettanti giovanissimi talentuosi ma i 5 minuti di black out sono costati davvero cari alla truppa di Calzona, figli di un atteggiamento troppo confusionario e arrendevole. Dall’altro canto, l’Inter, che ha stracciato ormai il campionato, sperava di riproporre i fasti del triplete riportando a casa anche la Coppa dalle grandi orecchie, sogno svanito nella notte di Madrid, dagli 11 metri. Il penalty tirato altissimo da Lautaro ha fatto sì che i nerazzurri si focalizzassero quindi solo sulla serie A, rischiando però troppo relax per il gap di 16 punti dal Milan secondo in classifica, come successe al Napoli nella scorsa stagione a tricolore però acquisito già matematicamente.

A San Siro tre punti in palio pesanti in particolar modo per Di Lorenzo e compagni alla rincorsa estenuante di un piazzamento Europa: l’atmosfera sarà caldissima, più tiepido invece per ora il settore ospiti.

I tre punti in palio di San Siro sono molto pesanti in particolar modo per il Napoli, alla continua rincorsa di un piazzamento Europa. Se l’attuale Conference League rappresenterebbe comunque un grande passo indietro in quanto a blasone, il gap dal quinto posto resta ancora fortemente attuabile, con il quarto che invece dista dieci punti. Nulla è compromesso, considerando poi la sfida tra italiane in Europa League con una delle primissime della classe tra Milan e Roma che arriverà di diritto in semifinale. Per rosicchiare punti giornata dopo giornata però bisogna assolutaente fare filotto e tornare a vincere sin da subito e davanti a sé ci sarà un’Inter che vuole riscattarsi davanti ai propri tifosi della delusione in Champions e che nonostante l’ampissimo vantaggio in classifica, non si vorrà vestire da vittima sacrificale.

Credits SSC NAPOLI

Ecco, i tifosi: San Siro ha risposto subito presente alla chiamata del big match, andando verso il sold out. Pochissimi posti ancora disponibili, che con tutta probabilità saranno esauriti tra stasera e domani mattina, prevedendo un’atmosfera più che calda per sugellare un campionato davvero trionfale di Lautaro e compagni. Ancora prevendita freddina invece per il Settore Ospiti che sarà occupato dai tifosi del Napoli non residenti in Campania e in possesso della Fidelity Card a causa dei soliti divieti inflitti, chiamando a raccolta i cuori azzurri in giro per l’Italia. Meno della metà della capienza al momento gremita ma ci sarà ancora tempo per gli ultimissimi indecisi che stanno calcolando al meglio la trasferta sia in termini di costi e orari ma anche leccandosi le ferite del cuore dopo un periodo non semplice e l’ennesima settimana in salita, proiettandosi già alla prossima gara interna il sabato di Pasqua tra 15 giorni contro l’Atalanta, altro big match da non perdere.

Le scelte dei due allenatori passano per le consuete certezze e qualche dubbio: Osimhen non è al top della forma, in dubbio per il big match.

Un altro elemento in comune di Inter e Napoli è il silenzio pre partita dei loro allenatori. Avendo già parlato in Champions, sia Francesco Calzona che Simone Inzaghi si sono concessi un sabato di relax, per pensare al meglio alle mosse per contrastare l’avversaria. Se l’Inter è forte del match perfetto dell’andata calando in tris al Maradona, il Napoli deve necessariamente ritrovarsi, molto probabilmente, privo almeno in avvio di Victor Osimhen. Così come vi abbiamo già anticipato ieri, l’attaccante anche oggi ha svolto parte dell’allenamento in campo con lavoro personalizzato e parte in gruppo, smaltendo le scorie di un affaticamento muscolare rimediato proprio a Barcellona. Al suo posto scaldano i motori Giovanni Simeone, sostituto naturale ma anche Jack Raspadori, il 12° uomo azzurro in questo momento, che assicura sempre abnegazione, qualità e quantità.

In casa Inter invece, pochi dubbi per mister Inzaghi: Carlos Augusto si è allenato ancora a parte e molto probabilmente non sarà convocato per la sfida contro gli azzurri così come Arnautovis che non sarà rischiato, mantenendo i tempi di recupero in vista della gara al cospetto dell’Empoli o dell’Udinese. Confermato quindi il consueto 3-5-2 che sta facendo le fortune della squadra nerazzurra con il big Sommer tra i pali; la difesa formata da Bisseck, l’esperto Acerbi e il golden boy Bastoni; il centrocampo tutto di qualità con Darmian, Frattesi, Asllani, Barella e Dimarco mentre il attacco torna Lautaro per riscattarsi dal rigore sbagliato a Madrid insieme alla forza fisica di Marcos Thuram.

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