Il momento della verità: Milan e Napoli di scena a San Siro tra un Pioli diplomatico e il silenzio strategico di Mazzarri

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Il momento della verità finalmente è giunto: domani sera Milan e Napoli saranno di scena a San Siro per uno scontro sempre affascinante, nonostante la classifica delle due squadre sia molto particolare

Vincere per avvicinarsi alle primissime della classe per il Napoli, conquistare l’intera posta in palio per dimostrare la propria identità e blindare il terzo posto con un altro tassello per il Milan. Stagioni diverse, gap ancora palpabile ma stesse ambizioni per rossoneri e azzurri che domani sera si ritroveranno di fronte entrambi reduci da un buon momento. La vittoria convincente seppur sofferta per Di Lorenzo e compagni in rimonta contro il Verona al Maradona e il tris di Giroud e soci ai danni del Frosinone in trasferta, confermandosi due squadre con immense potenzialità offensive, talento e grandi colpi. Tutti i riflettori saranno accesi sul sunday night e sulle panchine: Pioli e Mazzarri così diversi ma forse anche simili, capitani coraggiosi di due squadre che, reduci dallo scudetto, non sono riuscite a ripetersi puntando ad un piazzamento Champions che resta oro colato.

Attenzione, compattezza e qualità le regole di Pioli alla vigilia per cercare di far male il Napoli, forti di un San Siro caldissimo e della voglia di non mollare il duo di vetta

Quest’oggi alla vigilia ha parlato in conferenza stampa proprio Stefano Pioli. Come sempre testa bassa e pedalare, godendosi una classifica di tutto rispetto ben lontani ancora dallo stesso Napoli ma confermandone le estreme qualità in particolar modo in attacco. “Gli azzurri sono ancora un po’ indietro in classifica ma sono un’ottima squadra, con grandi calciatori e un potenziale offensivo incredibile. Serviranno attenzione, compattezza e qualità dal primo all’ultimo minuto. Mazzarri sta donando un nuovo volto tattico alla squadra ma guai a sottovalutarli”, ha analizzato il tecnico, pensando step by step agli impegni stagionali tra Europa League e serie A. Forte di un Giroud in grande forma, della garra di Leao, delle parate di Maignan e della velocità esplosiva di Theo Hernandez, la ricetta per battere il Napoli resta la stessa dello scorso anno, quando è successo per ben due volte. Ma la squadra di ora, ben diversa da quella dello scudetto nella testa e in parte anche nell’animo, vuole riscattarsi proprio di quei passi falsi che hanno “macchiato” un percorso perfetto dello scorso anno, rinunciando al contempo anche al sogno Champions. Ecco che la gara di domani diventa ancor più interessante, con numerose motivazioni oltre a quelle di un big match incredibile.

Il silenzio di Mazzarri alla vigilia fa schermo intorno a una squadra che finalmente sta ritovando serenità: dubbio modulo tra difesa e attacco ma scelte mai in discussione

Se Pioli si è lasciato andare oggi in conferenza stampa pur mantenendo toni sempre diplomatici e pacati, la decisione del Napoli è stata quella di non far parlare alla vigilia Walter Mazzarri. La notizia era nell’aria già dal match all’Olimpico contro la Lazio, manifestando la preferenza di ascoltare il tecnico dopo gli impegni calcistici piuttosto che prima, sia per non dar adito a polemiche e strumentalizzazioni ma al contempo neanche “piccoli indizi di formazione” agli avversari. E oggi sarebbero stati molto interessanti visto una domanda che ricorre: domani sarà il Napoli del 3-4-3 o il nuovo Napoli del 4-3-2-1 con Kvara centrale dietro la punta Simeone? Al di là dei protagonisti in campo, la differenza la farà l’atteggiamento: quello contro la Lazio e l’Inter è guardingo, attendista, contropiedista ma al contempo sterile e pericoloso, rischiando di incappare in un gol preso all’ultimo secondo. Quello contro Salernitana, Verona e Fiorentina è invece brillante, equilibrato, compatto anche in difesa ma tendente, al contempo alla squadra sfrontata che ha ammaliato i tifosi lo scorso anno. Con i dovuti paragoni.

In attesa di Osimhen impegnato nella finale di Coppa d’Africa, Kvara prende le redini della leadership azzurra: a San Siro è il suo momento per ritrovare continuità, skills e punti importanti

Se il Milan al contempo conta la rosa quasi al completo, il Napoli fa ancora la conta degli indisponibili. Sono tornati a disposizione Natan, Anguissa e Meret, convocato anche il lungodegente Olivera anche se non in forma smagliante insieme a Traorè mentre Mario Rui appiedato dal Giudice Sportivo. Incredibile ma vero si rivede anche Piotr Zielinski, che ha recuperato dai suoi acciacchi fisici, pronto a dare una mano per il big match. E in attesa di Osimhen ancora out per la finalissima di Coppa d’Africa, la leadership è tutta per lui, Khvicha Kvaratskhelia, che ha siglato un bellissimo gol vittoria contro il Verona, lasciandosi alla spalle le scorie di una crisi personale di gioco, risultati e di squadra. Il grande talento del fuoriclasse georgiano è indiscutibile ed è proprio in palcoscenici importanti e blasonati come San Siro che la rifrazione di un diamante può indicare la via giusta ad un Napoli che vuole ritornare sulla strada maestra. E può farlo da grande protagonista, sbancando il Meazza domani sera.

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