La sosta del campionato per gli impegni della Nazionale è un momento perfetto per focalizzarsi sul lavoro da effettuare e approfondire la querelle Juan Jesus-Acerbi.
Ben dieci i convocati con le rispettive Nazionali mentre Osimhen resta all’ombra del Vesuvio per recuperare la migliore forma fisica.
Dopo il pareggio contro l’Inter, il Napoli avrebbe voluto subito giocare un’altra partita, galvanizzato dai frutti del lavoro di mister Calzona e dal grande carattere dispensato a San Siro. La delusione maturata in Champions League contro il Barcellona sembra ormai alle spalle, con la società che passo dopo passo per quanto può sta già programmando la prossima stagione. I movimenti più importanti non sono ancora attuabili perché le incognite sono davvero troppe: in primis non si conosce ancora con certezza chi siederà sulla panchina partenopea netta e tantomeno il posizionamento in classifica di Meret e compagni. Confermare la Champions infatti, assicurerebbe degli introiti importanti mentre entrare dall’Europa dalla porta secondaria potrebbe causare qualche problema al Napoli.
Problema che in realtà non dovrebbe esistere considerando le cessioni di lusso alle quali si andrà molto probabilmente incontro: Piotr Zielinski promesso sposo ormai da tempo all’Inter, Victor Osimhen verso la Premier League solo per annoverarne alcuni così come i musi lunghi di coloro che hanno trovato meno spazio come Giovanni Simeone e lo stesso Lindstrom, ancora elemento dal posizionamento poco chiaro in rosa. Sono tante le valutazioni da fare ma assolutamente a tempo debito: molto del futuro passa proprio per il presente e questa sosta sarà molto importante per definire le gerarchie del rush finale non solo per quanto riguarda il Napoli ma anche per gli altri club di alta classifica.
La settimana della sosta priverà i collaboratori di Calzona di ben 10 calciatori in giro per il mondo con le proprie Nazionali: resta invece a Castel Volturno Osimhen in attesa di recuperare la migliore forma fisica.
Per la prima volta nella sua storia il Napoli insieme alla sosta per gli impegni delle nazionali non si vedrà privato soltanto di 10 calciatori ma anche del suo tecnico Francesco Calzona impegnato a sua volta nel guidare la Slovacchia di Lobotka. Gli allenamenti riprenderanno a Castel Volturno soltanto giovedì con un volto ben noto: si tratta di Osimhen che ha deciso di restare all’ombra del Vesuvio proprio per recuperare la migliore forma fisica saltando così la doppia amichevole con la sua Nigeria. Il problema muscolare che lo ha afflitto dopo la gara contro il Barcellona ha bisogno di una rapida risoluzione per vivere al meglio il finale di campionato mentre potrebbe persino acuirsi con una gestione sbagliata dello stesso. Una decisione importante e molto matura da parte dell’attaccante che ha mostrato così di volersi candidare ancora una volta da protagonista per le prossime gare fondamentali al Maradona.
Intanto per il Napoli mancheranno 10 calciatori: si tratta di Meret, Di Lorenzo e Raspadori impegnati con la Nazionale italiana di Spalletti di scena con le amichevoli contro Venezuela e Ecuador; Cajuste giocherà contro il Portogallo e l’Albania con la sua Svezia; Lobotka è impegnato nella doppia sfida della Slovacchia contro Austria e Norvegia nella quale incontrerà proprio il compagno di squadra Ostigard; ancora Rrahmani giocherà contro Armenia e Ungheria con la maglia del Kosovo mentre Piotr Zielinski guiderà la Polonia contro Estonia e una tra Galles e Finlandia. A chiudere la rappresentativa ovviamente la Georgia di Kvaratskhelia contro il Lussemburgo e l’Uruguay di Olivera impegnato contro la rappresentativa Paesi baschi e la Costa d’Avorio. Insomma tante trasferte lunghe alla vigilia della gara contro l’Atalanta al Maradona che non si potrà sbagliare per cullare ancora sogni Champions.
Questi 10 giorni saranno importantissimi anche per chiarire la querelle Juan Jesus-Acerbi: dopo il diniego del nerazzurro e le parole forti del difensore azzurro, la palla ora passa alla Procura Federale.
Intanto questi dieci giorni saranno molto utili anche per risolvere la fitta querelle che riguarda l’episodio molto grave occorso durante Inter-Napoli al difensore azzurro Juan Jesus. Nella giornata di ieri vi sono stati numerosi aggiornamenti: non solo le dichiarazioni di Acerbi che hanno negato nuovamente alcuna parola razzista o discriminatoria nei confronti dell’avversario ma anche lo stesso brasiliano che è tornato con forza a parlare chiarendo la situazione e specificando anche le frasi ascoltate in campo. Questa mattina si è espresso infine il Giudice Sportivo che, considerando le decisioni della Nazionale italiana e le parole dello stesso Juan Jesus, ha chiesto un’ulteriore indagine da portare avanti dalla Procura Federale ascoltando inoltre entrambi i calciatori.
Le versioni di entrambi infatti non collimano nonostante le parole chiare pronunciate in campo da Juan Jesus all’arbitro La Penna e le scuse fatte dopo pochi minuti dallo stesso Acerbi al difensore del Napoli. Un’ammissione, al di là dell’eventuale presenza a supporto di immagini televisive, potrebbe ugualmente costare caro al calciatore dell’Inter che rischia fino a dieci giornate di squalifica finendo così anzi tempo il suo campionato e la marcia trionfale verso lo scudetto. La giustizia farà il suo corso ma resta una brutta macchia, l’ennesima, su un campo di calcio. A volte fare un passo indietro e ammettere i propri errori assumendosi le proprie responsabilità, è sempre la scelta giusta che può portare a un grande insegnamento collettivo.