A un anno dalla splendida cavalcata che ha regalato il terzo scudetto al Napoli, il 4 maggio uscirà nelle sale il docufilm di quella splendida impresa.
“Sarò con te” prodotto dalla Filmauro raccoglie le voci dei protagonisti e immagini inedite per emozionarsi con un’annata che si imprime sempre di più nella storia.
Il 4 maggio 2023 alle 22.37 il cuore dei tifosi del Napoli si è fermato prima di ricominciare a battere all’impazzata. Per chi era allo stadio Maradona, davanti a quegli incredibili schermi che proiettavano il match contro l’Udinese, sono bastate poche parole per comprendere realmente ciò che stava accadendo: “Oggi, qui, ora e per sempre. Sono le 22.37 del 4 maggio 2023, abbracciamoci forte perchè dopo 33 anni il Napoli è campione d’Italia”. In molti non ricordano cosa sia successo dopo. Io, che ero lì, proprio lì ricordo tre cose distintamente: la prima è il rosso dei fumogeni con il loro odore acre che si fondeva con l’azzurro delle bandiere. Mai viste così tante bandiere sventolare all’unisono. Intorno a me bambini, adulti, famiglie, tutti con gli occhi ricchi di lacrime: c’è chi ha guardato al cielo per dedicare quell’incredibile successo a chi non c’è più, chi ha chiamato a casa per condividere quell’immensa gioia con le persone amate, chi è rimasto a fissare il terreno di gioco e l’unicum di ciò che stava accadendo per minuti, forse ore. Se è un sogno non svegliateci e invece era la più bella delle realtà. E a un anno di distanza sembra così distante e lontano dal Napoli attuale, che si imprime ancora di più nella storia e nell’immaginario collettivo.
Oggi l’ufficialità della data di uscita di “Sarò con te”: appuntamento al 4 maggio nei cinema d’Italia con prevendita dal 10 aprile.
Se il Napoli attualmente in campo, senza un piazzamento Champions e l’Europa ancora in bilico per la prossima stagione, è un parente ben lontano di quello perfetto che ha incantato tutto il mondo e gli appassionati di calcio, oggi è stata ufficializzata una notizia importante.
Da quell’incredibile impresa dello scorso anno è stato creato un docufilm che uscirà nelle sale italiane il prossimo 4 maggio, con prevendita online dei tagliandi dal 10 aprile. L’elenco delle sale è su nexodigital.it e vedrà i contributi del Capitano Giovanni Di Lorenzo, Frank Anguissa, Piotr Zieliński, Khvicha Kvaratskhelia, Minjae Kim, Giovanni Simeone, Juan Jesus, Eljif Elmas, Victor Osimhen, Mario Rui, Hirving Lozano, Giacomo Raspadori, Alex Meret, Mathias Olivera, Stanislav Lobotka, Matteo Politano ma anche di personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo e del giornalismo come Fabio Cannavaro, Geolier, Toni Servillo, Silvio Orlando, Maurizio de Giovanni, Salvatore Esposito, Luisa Ranieri, Marco D’Amore, Diletta Leotta, Paolo Condò, Robert Del Naja, Federica Zille, Pierluigi Pardo, Fabrizio Roncone, Francesco Repice, allenatori, direttori sportivi e staff del Napoli, come Luciano Spalletti e Cristiano Giuntoli, Giuseppe Santoro e Nicola Lombardo e del Presidente della SSC Napoli, Aurelio De Laurentiis.
Il film “Sarò con te” è prodotto da Filmauro di Luigi e Aurelio De Laurentiis ed è distribuito al cinema da Nexo Digital con Radio Italia come Radio Ufficiale. Si candida a essere un momento di grande relax e gioia in un periodo in cui il Napoli fa i conti con un campionato molto al di sotto delle aspettative, con tantissime incognite per il futuro e un’estate di rivoluzione che potrebbe essere molto simile a quella vissuta nel 2022, prima della grande cavalcata al successo.
Momenti che resteranno ben impressi nella storia del club e dell’attuale dirigenza, che vogliono voltare pagina proprio per regalare ai tifosi un altro ciclo vincente e cercare di non lasciare solo alla memoria quei ricordi stupendi, di coesione totale tra squadra, presidenza e città. Perchè al di là di un presente davvero incredibile che fa sembrare quell’impresa lontana, è stato proprio bello averla vissuta.
Prima dell’esordio al cinema della bellissima pellicola si pensa al prosieguo dell’attuale campionato: la gara contro il Monza di domenica nuovo spartiacque per un piazzamento Europa.
Al di là delle celebrazioni e dei momenti emozionanti con i ricordi dello scudetto, è prima tempo di pensare al campionato e all’importante sfida di domenica pomeriggio in trasferta contro il Monza. La chiamata per la Champions, anche se non matematicamente, è svanita dopo l’altisonante ko contro l’Atalanta che ha minato nuovamente le già fragili certezze del gruppo di mister Calzona, ancora a lavoro per rimboccarsi le maniche e sperare in un cambio di rotta fulmineo.
Le possibilità di agguantare l’Europa che conta sono veramente poche ancor di più con un ruolino di marcia troppo altalenante per i Partenopei. Resta però un finale di campionato assolutamente da onorare e la possibilità di concedersi una chance per disputare comunque una delle prossime competizioni internazionali e restare nel giro dei top Club. Qualche notizia non troppo confortante arriva anche dall’infermeria dove Kvaratskhelia ha lavorato oggi in gruppo con Ngonge ma non ha ancora recuperato la migliore forma fisica.
Dal suo canto il Monza è una squadra sempre molto ostica da affrontare ancor di più dopo questo campionato che lo ha consacrato tra le posizioni medio alte della classifica. In porta Michele di Gregorio è una sicurezza, tra i migliori talenti e prospetti del calcio italiano.
La difesa è guidata dal giovane classe 1999 Birindelli con l’esperienza del napoletano Izzo e di Pablo Mari, con Carboni classe 2000 che sta incantando la serie A. Il centrocampo va spesso in gol Con Gagliardini, Colpani e Pessina, sapendo imbrigliare bene gli avversari, seppur leccandosi le ferite dopo il KO di misura con tante polemiche arbitrali dello scorso weekend contro il Torino che non ha permesso a mister Palladino di parlare microfoni della TV poiché troppo arrabbiato, come ha dichiarato Galliani. Molti sono i calciatori da tenere d’occhio come l’ex azzurro Alessio Zerbin e Daniel Maldini che ha trovato una giusta dimensione in Lombardia. Occhio quindi anche all’attacco che si completa anche con Dani Mota e Djuric. Insomma sarà gara vera perché per costruire nuovi ricordi bisogna partire dal gettare le giusta fondamenta.