Monza-Napoli e il ritorno dei campioni d’Italia in carica…almeno per un giorno!

Monza-Napoli sancisce non solo una grande vittoria in rimonta degli azzurri ma anche una coesione di gruppo che non si vedeva da tempo, rispondendo al meglio al ko contro l’Atalanta.

Cuore, garra, il talento dei singoli e i cambi di Calzona hanno fatto la differenza nella ripresa emergendo in una giornata dove era necessario vincere per un piazzamento Europa.

Se c’è una cosa che il Napoli di questa altalenante stagione ha insegnato è proprio l’imprevedibilità. Quando sulla carta ci sono state partite abbordabili da affrontare contro squadre che lottavano per la retrocessione o reduci da momenti molto in salita, spesso ha avuto difficoltà non ritrovandosi né nei singoli né della forza di un gruppo che lo scorso anno ha scritto la storia. Quando si veniva invece da sconfitte roboanti, spesso c’è stata la reazione persino nel finale o nella ripresa, collezionando risultati importanti e spesso anche imprevedibili. È proprio quello che è successo domenica contro il Monza, non tanto per la possibilità di vincere una partita che presentava dei valori diversi ma per la reazione che ha avuto la squadra di Calzona nel secondo tempo, quando ha costruito una vittoria incredibile e senza appello.

Una reazione che ci si aspetta da una grande squadra ma che in questo momento non è assolutamente scontata. Il silenzio di Calzona alla vigilia così come da disposizioni della società e la grande carica di mister Palladino hanno lasciato intendere ad una gara vera così come lo state in campo con due squadre che volevano assolutamente conquistare l’intera posta in palio punto alla prima occasione offensiva però il Monza è andato in vantaggio suggellando ancora una giornata storta, l’ennesima per il Napoli. Anche in questo caso la palla non voleva proprio entrare anche perchè il tecnico napoletano che siede sulla panchina biancorossa, le sa preparare proprio bene le partite importanti. Eppure davanti a sé ha visto un Napoli dalle due facce, il primo scarico e nervoso, il secondo motivato e cecchino infallibile.

La forza dei singoli e la voglia di chi è entrato in campo di dimostrare il suo valore, dando un calcio alle tante voci di mercato e dando un segnale ben chiaro anche alla società.

Monza-Napoli è stata il trionfo sia del gruppo che dei singoli, che dopo aver parlato faccia a faccia negli spogliatori si è rimboccato le maniche conscio di non poter fare un’altra figuraccia. Lo scorso anno la stessa partita aveva fatto registrare il primo vero calo post scudetto ma l’umore della piazza era totalmente diverso rispetto a quello attuale. Inutile pensare al passato né rivangarlo anche perché il presente è ricco di incertezze, voci di mercato, insoddisfazioni e musi lunghi. Gli stessi però, sono stati messi da parte in particolar modo da coloro che non avevano trovato spazio e l’undici titolare e che sono stati subito richiamati dalla panchina a gran voce da mister Calzona. Una chance importantissima per dimostrare il proprio valore ma soprattutto l’attaccamento alla maglia azzurra ancor di più quando tra il cuore e i polmoni che si spendono in campo c’è cucito indissolubilmente uno scudetto storico.

Credits SSC NAPOLI

Ci ha pensato prima Osimhen che è volato ancora più alto di Izzo per trovare lo stacco di testa perfetto e battere Di Gregori. Ha sancito il pareggio a costo di rimetterci letteralmente la faccia, anzi il labbro ma tutto è andato per il verso giusto, così come la sostituzione di Politano che ha rilevato uno spento Ngonge. Dopo qualche minuto è proprio lui a volo abbattere ancora il bravissimo estremo difensore di casa, siglando il momentaneo vantaggio. Ancora Zielinski dalla distanza che getta via lontano le paure di una giornata no e anche le insistenti voci di mercato con un addio ormai certo a fine stagione. Alla fiera del gol manca solo Raspadori pochi secondi dopo il suo ingresso in campo. Anche in questo caso si tratta di un calciatore che non ha trovato lo spazio che avrebbe voluto e accostato ai top club d’Italia, ma che vuole dare davvero tutto alla maglia azzurra per un Napoli formato campione d’Italia… almeno per un giorno.

La reazione da gruppo è quello che ha evidenziato Calzona nel post partita ed è proprio quella dalla quale ripartire per lo sprint finale.

Molto lucida invece l’analisi di Calzona nel post gara: “Tra primo e secondo tempo abbiamo parlato e ci siamo dati una scossa dopo un inizio match con poco dinamismo. Nel calcio prima della tattica c’è la corsa mentre nella nostra zona c’era poco movimento. Nel secondo tempoabbiamo avuto maggiore intensità ed è venuta fuori la qualità dei campioni d’Italia. La reazione è stata da grandi giocatori e in questo gruppo ce ne sono tantissimi, per questo c’è rammarico per l’andamento della stagione. Abbiamo rimontato grazie allo spirito di squadra, contano innanzitutto le motivazioni e la corsa e le abbiamo ritrovate soprattutto nella seconda parte di gara. Abbiamo segnato dei gol spettacolari ma a me è piaciuta anche lo sprint di Raspadori che ci ha creduto ed è andato a spingere in porta il gol della sicurezza”.

Poi una chiosa particolare sul futuro: “Ho un contratto con la Nazionale ma Napoli è la mia vita e vorrei lasciare un bel ricordo perchè per me questo club significa e vale molto per la mia carriera. Un piazzamento Europa non dipende più solo da noi ma vogliamo dare il massimo per conquistare i punti che sono ancora a disposizione da qui alla fine” dichiara sulle pagine del portale ufficiale azzurro. Ed è proprio da qui che bisogna ripartire: da quell’impeto che ha fatto sì di conquistare i tre punti importanti contro una delle realtà più belle del campionato italiano, pensando ancora una volta che nulla è precluso anche se sotto di un gol alla fine del primo tempo, anche se non si riesce a gonfiare la porta avversaria o se tutto gira a storto. È questo il gruppo che ha scritto la storia, è questo il Napoli campione d’Italia che deve onorare fino alla fine della stagione splendido scudetto che ha cucito sul cuore.

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